...echeggia strazio...

POESIA DEDICATA ALLA MAMMA DI L'AQUILA E AL SUO FIGLIOLO CHE NON E' PIU'.








O' MADRE

...vorrei sembrarti solo cuore e mani, grandi;
ascoltare il tuo nome d'Angelo...

Frutto d'un nobile atto d’amore

Nacque il tuo Angelo del cuore;

Non figlio di Dio, ma

Figlio dell'amore,

Figlio d'un magico splendore.

Seppellito dalla sciagura

Ora, ti tocca vedere la sua sepoltura.

Tuo figlio se lo è preso IDDIO

E ora ti tocca dirgli soltanto ADDIO.

...tutto t'è stato tolto, ma
non l’immagine del suo volto...

O' madre, quanto tu mi commuovi...

Quando accarezzi il mio viso, e in me

Vorresti vedere il suo ultimo sorriso,

Ma nulla io posso donarti

Che tu possa continuare ad amare.

...asciugo le lacrime sul tuo dolce viso
desiderando che quest'inferno
un giorno, per te, possa esser paradiso...

(Rosario Naddeo, Il viandante, APRILE 2009)

Commenti

  1. Ciao Marina!Le "intromissioni" sono sempre ben accette.Io amo e nulla temo.Però certi giorni la distanza mi pesa come un macigno,per svariati motivi...

    RispondiElimina
  2. Guernica, non temere il mio non era un giudizio, anzi. Solo che ti parlo per esperienza...comunque, nulla fa soffrire quanto le pene d'amore.

    RispondiElimina
  3. I versi del viandante...
    li pubblicherò anch'io..
    gli avevo chiesto il permesso ma colui che echeggia...echeggia amore ed il suo è di tutti.
    Anche nel dolore è viandantanima.
    ciao cara unbacio.

    RispondiElimina
  4. CALLIOPE,
    pubblicali che tu hai un sacco di gente che ti segue affezionata.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'anima mia magnifica il Signore...

Nonna che piange...

Protezione della Madre...